EPIFANIA A RIZZUTI

Segnalato da Maria Rizzuto

 

In passato, a differenza della maggior parte dei fanciulli del  mondo che attendeva l’arrivo di Babbo Natale, i piccoli rizzutari aspettavano  la venuta della Befana.

La vigilia di Natale Babbo Natale non arrivava, ma semplicemente genitori, nonni  e parenti mettevano sotto l’albero alcuni doni che venivano aperti dopo il cenone. I bambini, inoltre, nascondevano sotto il piatto del capo famiglia una letterina indirizzata ad entrambi i genitori in cui annotavano i propri pensieri e propositi.

A Rizzuti, era il 6 Gennaio che,  a cavallo di una scopa, arrivava la Befana e portava dolci e doni a tutti i bambini che l’aspettavano con ansia e credevano vivamente nella sua esistenza.

Anche quando qualcuno più grandicello scopriva che a mettere i doni nella calza erano i genitori continuava a far finta di credere nell’arrivo della “magica vecchietta”, altrimenti l’anno successivo non avrebbe trovato più nulla nella calza.

La Befana, solitamente,  metteva nella calza cenere e carbone perché sicuramente nell’anno qualche marachella era stata fatta, ma anche dolci e frutta di stagione tipica di Rizzuti, quali noci e castagne; a volte si trovavano anche arance e mandarini, considerati una prelibatezza, perché era raro trovarli dai venditori ambulanti del mercato.

 

 

 

 

Ai tempi in cui a Rizzuti era parroco  Don Fiorino, si usava allestire in Chiesa un Albero di Natale con addobbi fatti di giocattoli e cioccolate. L’albero veniva decorato l’8 Dicembre, giorno dell’Immacolata, e disfatto per l'Epifania, il 6 Gennaio,  in questo giorno si procedeva al sorteggio degli addobbi per i bambini di Rizzuti. Don Fiorino  conservava sempre qualcosa per coloro che non avevano vinto niente.

L’arrivo della Befana non era solo una festa per i fanciulli ma anche per gli animali. Infatti la vigilia  della Epifania veniva loro dato cibo a volontà, perché si riteneva che gli animali, in questa notte dell’anno, fossero dotati di parola e quindi per evitare che maledicessero i propri padroni, venivano saziati con un pasto più abbondante del solito.

Il pomeriggio dell’Epifania tutti i bambini,  recitando la Preghiera a Gesù Bambino e cantando “Tu scendi dalle stelle”, portavano per le vie di Rizzuti  la statua di Gesù Bambino in processione.

 

Filastrocca cantata

durante l'Epifania

 

Mondo rizzutaro

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