LA FOCARA
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La "FOCARA" è un tradizionale fuoco che si accende
alla vigilia di Natale e di Capodanno.
Questa consuetudine
molto antica risale a quando nei paesi e soprattutto nei piccoli borghi
il fuoco, nel buio della notte, era l’unica fonte di calore e di luce
che guidava i fedeli verso la Chiesa più vicina per Qualche giorno prima di queste festività i ragazzi si armano di trattori e motoseghe e vanno per i boschi a raccogliere legna e "ZONGHE" (radici degli alberi) che successivamente accatastano in piazza.
Il taglio della legna per la preparazione della "Focara" è oggi agevolato dalle moderne attrezzature |
La "Focara"
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Un tempo quando non esistevano attrezzi e veicoli adeguati staccare “i truncuni” o sradicare le “zonghe”dal suolo spesso gelato richiedeva grande fatica, ci si aiutava con zappe, pali, accette ed anche con le mani e finalmente conquistato il sudato trofeo lo si poneva sopra “’u carriciallu” (carrettino basso tutto in legno comprese le ruote) e lo si trasportava verso il paese. Dopo molti di questi faticosi viaggi (tenere in equilibrio la legna sul carrettino era molto difficile a causa delle stradine sconnesse, |
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Rizzuti - La "Focara" del Dicembre 2006
La sera del 24 Dicembre e la vigilia di Capodanno questo ammasso di legna viene dato alle fiamme e trasformato in un grande falò, e ancora oggi come nel passato i rizzutari, al termine del cenone della vigilia, si riuniscono attorno alla focara per chiacchierare, arrostire castagne e patate, brindare e scherzare sino a tarda notte. |
delle salite e delle discese ), “truncuni” e “zucchi” che erano stati messi alla rinfusa sugli spiazzi, venivano scelti e sistemati in maniera adeguata Il momento dell’accensione, attuata dal “capo focaia” per mezzo di un lungo palo attizzato, dava sempre un brivido di emozione a quanti avevano lavorato alla realizzazione della "Focara" ma appena le fiamme guizzavano e le “sicille” esplodevano in piccoli fuochi d’artificio ognuno si sentiva appagato e ripagato. Richiamati dalla luce e dallo scoppiettio, bambini, donne, anziani uscivano di casa e si sedevano intorno alla focara raccontando “rumanzelle” , arrostendo castagne e patate. Poi si beveva cantava e ballava in attesa della mezzanotte. |
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Rizzuti - Dicembre 2007 - La "Focara" e i suoi costruttori |
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Hanno contribuito alla realizzazione di questa pagina: Anna, Cosimo e Filiberto Pelaia
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