SERA SUL COLLE DELLO SCAVO

Questi toccanti versi di Carmine Collia, descrivendo in maniera reale e tangibile la magica atmosfera che di sera avvolge i boschi rizzutari, trasmettono quella sensazione di rassicurante pace che pervade l’animo di tutti coloro che, allontanandosi dal frastuono cittadino, trovano momentaneo rifugio e conforto nel tranquillo borgo montano. 

 

Volge verso occidente la valle ampia, dagli speronati fianchi selvosi.

Il sole si è riversato dietro lontani monti dal color di viola, colorati da sfumata luce sanguigna.

Nel chiaro sfondo dell’orizzonte il contorno dei colli seghettato appare per l’ineguale svettare dei castagni, degli ontani e dei cerri.

Si erge oltre la valle maestoso il Reventino con la gibbosa vetta illuminata da una luce rosata.

Giunge un lieto clangore di fresche voci dal vicino borgo dai cui tetti si elevano fili di fumo.

Intero il disco dell’argentea luna nel ciel d’oriente lentamente si leva, ma la fuggente luce del giorno la pallida sua luce ancora avanza.

Or l’azzurro del ciel cambiato è in perla, la chiarità solare lentamente si perde e fosche masse appariscono i monti.

Il ciel ora è turchino, punteggiato di stelle.

La blanda selenea luce filtra tra i rami dei castagni antichi e arcane ombre formansi.

Nel gran silenzio lieve si sente monotono, incessante, un tremulo cri cri di correggianti grilli.

Vien da un vicino ovile un batacchiare lento di campano e da un ruscello un frusciar d’acqua che frangesi fra i sassi.

Fra tanta serena pace si è al cospetto di Dio, solo di Dio!

Oh di egloga degna, vita serena nei miei cari monti!

Quì tutto è puro, tutto è genuino.

Pura l’aria frizzante, pura l’acqua di polla, puri gli effluvi che la terra esala, puri gli affetti e semplici i costumi di questa gente sana.

Qui ritornando, stanco e disgustato, il cuor si riconforta, l’animo mio si placa e si ristora.

Estasiato mi è dolce meditare.

Ma ecco di repente rompersi l’incanto: un rombo sordo rintronante odesi nell’aere;

un punto luminoso come una stella attraversa veloce la siderata volta.

Passa una nave del cielo carica di miserie e di peccati.

La mia mente trascina verso gli impuri lidi della civiltà.

Carmine Collia

 

 

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