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CREDENZE E SUPERSTIZIONI Segnalate da Maria Rizzuto
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Superstizioni e credenze popolari, diffusissime nel passato e, tutt’oggi, non del tutto scomparse nel quotidiano rizzutaro, sono qui di seguito riportate; accanto ad alcune, oltre alla descrizione dei relativi effetti o significati, sono riferite le spiegazioni, tutt’altro che fatalistiche, della loro origine. |
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Credenze e Superstizioni |
Effetti e significati |
Situazioni o eventi da cui hanno avuto origine |
Accendere più sigarette con un solo fiammifero |
Provoca la morte del più giovane del gruppo |
Questa credenza ha avuto origine in periodo di guerra quando in trincea, di notte, i soldati accendevano le sigarette con uno stesso fiammifero per fare economia; il cecchino nemico da lontano individuata la fiammella aveva tutto il tempo di prendere la mira per poi sparare sul più giovane che, per logica di anzianità e gerarchia accendeva per ultimo. |
Affascino |
Influenza magnetica negativa che si può trasmettere con le parole o con lo sguardo e provoca sul malcapitato di turno sbadigli continui e, in casi più gravi, un malessere generale. Per porvi rimedio ci si rivolge a chi sa "carmare l’affascino". Il "carmo", per essere efficace si deve imparare la notte di Natale. Il "carmatore" sa dire anche se ad "affascinare" è stato un uomo o una donna a secondo se inizia a sbadigliare in un punto o in un altro del "carmo", se "l’affascino" è pesante il "carmatore" inizia a lacrimare. Se l’"affasciato" non può andare dal "carmatore", come ad esempio un bambino piccolo, basta portare un suo indumento . |
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Arcobaleno |
Secondo una vecchia credenza non si deve mai indicare l'arcobaleno con un dito altrimenti quest'ultimo diventa storto. |
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Battezzare un bambino.
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Si ritiene che se un bambino viene battezzato da due fidanzati, questi si lasciano durante l'anno. |
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Bomboniere di Nozze |
Le bomboniere di Nozze devono rigorosamente contenere 5 confetti. |
Quest’usanza risale a Pitagora che associava i numeri pari al mondo femminile e i dispari a quello maschile. La somma del primo numero femminile, il 2, e del primo numero maschile, il 3, da 5 che simboleggia l’unione tra un uomo e una donna, cioè il matrimonio. |
Caliandule Regola per prevedere che tempo farà ogni mese dell’anno
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Secondo una vecchia credenza vi è una corrispondenza fra le condizioni meteorologiche dei giorni compresi tra il 26 Dicembre ed il 6 Gennaio ed i mesi del nuovo anno considerati in ordine inverso e, pertanto, osservando l’andamento del tempo dei suddetti giorni è possibile fare delle previsioni meteo per ogni mese dell’anno. Sempre in base a questa stessa credenza esiste anche una correlazione fra i mesi dell’anno in corso e i giorni fra il 13 e il 24 Dicembre. La lettura di quest’ultima corrispondenza ossia il raffronto fra le condizioni del tempo nei mesi passati e quelle dei 12 giorni tra il 13 ed il 24 Dicembre può essere utile per controllare la veridicità della regola delle Caliandule |
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Carro funebre vuoto |
è segno di malaugurio |
La ragione storica
risale al periodo della pestilenza (tardo Cinquecento), quando i
carri giravano per le città raccogliendo in qualche modo i deceduti:
l’arrivo dei carri vuoti creava nei quartieri uno scompiglio
straziante e faceva pensare ai vivi che presto sarebbe potuto toccare
a loro. |
Casa Nuova |
è usanza mettere, nelle fondazioni di una casa nuova, monete e qualcosa d’oro, per augurare prosperità alla casa e quindi alla famiglia che vi abiterà. Inoltre si rompe sulle fondazioni una bottiglia di liquore, che suggella il battesimo dell’edificio. |
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Cuculo |
Quando si sentiva cantare un cuculo, si pronunciava la seguente frase: “Ohi Cumpari Cucù tra quanti anni me spusu?” (Ohi Compari Cuculo tra quanti anni mi sposo?) e contemporaneamente si iniziava a contare quante volte l'uccello cantava; ad ogni suono emesso corrispondeva un anno. |
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Essere Tredici a tavola |
Porta sfortuna al tredicesimo ospite |
Il tredici a tavola porterebbe male perché nell'ultima cena il tredicesimo era Cristo che finì crocifisso |
Evitare di fare gli auguri prima di un evento importante |
Prima di un evento importante, per scongiurare gli eventuali influssi negativi, al posto degli auguri è meglio pronunciare la frase "in bocca al lupo" . |
Tutto nasce da una chiromante francese vissuta agli inizi dell’Ottocento: a suo giudizio gli auguri non sono solo una parola, ma trasmettono un influenza magnetica positiva o negativa a secondo della sincerità di chi lo fa. |
Fare il letto in tre |
È di cattivo augurio |
Per fare il letto bastano due persone, lo si fa in tre quando nel letto c'è un ammalato o un morto. |
Ferro di Cavallo |
È di buono augurio. Si usava attaccare un ferro di cavallo sull’uscio di casa per proteggere dal malocchio la famiglia che vi abitava . |
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Fuoco che scoppietta |
Quando la fiamma del fuoco scoppiettava, cioè per breve tempo diventava più vivace emettendo un sibilo a causa dell’aria presente nel legno, si pensava che questo fenomeno fosse provocato da qualcuno che stava parlando di una delle persone presenti. Per stabilire se ne parlava bene o male si doveva recitare per tre volte la seguente frase: “si è de buanu tena, si è de malu pera” (se è in positivo continua, se è in negativo smette), se il fuoco smetteva di scoppiettare prima della conclusione della terza ripetizione della frase allora voleva dire che ne parlava male, se invece continuava allora significava che ne stava parlando bene. |
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Gatto che si lava le orecchie |
Secondo un vecchia credenza popolare quando il gatto si lava le orecchie il giorno dopo piove. |
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Il cappello sul letto |
Porta sfortuna |
In passato, il medico che faceva visita a un malato o il sacerdote che si recava al capezzale di un moribondo, posavano il cappello sul letto. |
Il gatto nero che attraversa la strada |
è foriero di disgrazie |
Adorato dagli Egiziani, nel Medioevo il gatto cadde in disgrazia e in particolare quello nero, ritenuto il compagno prediletto delle streghe, era addirittura creduto l'incarnazione del demonio; l’associazione nasce dal colore funesto, ma anche dalla natura solitaria e graffiante del felino. |
L’ombrello aperto in casa |
È di cattivo augurio |
Evoca il tetto rotto, o peggio la mancanza di un tetto: un sintomo di miseria che un tempo non era raro a verificarsi. |
Lo specchio rotto |
Annuncia sette anni di disgrazia |
Considerato, nella credulità popolare, uno strumento quasi magico, si temeva che rompendosi si sarebbero frantumate anche tutte le immagini che era solito riflettere. |
Maglia al rovescio |
Se qualcuno indossa per errore una maglia al rovescio si ritiene che presto sarà invitato a pranzo o cena. |
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Mangiare 9 pietanze durante la cena della vigilia di Natale |
Una antica credenza ritiene che preparare e consumare 9 pietanze durante la cena della vigilia di Natale sia di buono auspicio . |
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Non tagliare le unghie di Venerdì. |
Secondo un’antica credenza è bene non tagliare le unghie di Venerdì perché si corre il rischio di scheggiarle (si formano i “sbirruni”). |
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Passare sotto una scala |
Porta sfortuna |
L’unico mezzo che si disponeva un tempo per riparare la
facciata di una casa, potare un albero e via dicendo
erano le scale a muro. Le città ne erano disseminate ed
è evidente come rappresentavano una fonte continua di
incidenti.
La scala stessa, non dotata di piedini in
gomma antisdrucciolo rischiava di cadere in testa al
viandante, ma c’era anche il rischio di caduta di
oggetti dall’alto dovuti ai lavori che si svolgevano con
l’utilizzo della scala. |
“Pedizzi do liattu” |
Il letto non va mai disposto con la parte dei piedi rivolta verso la porta perché è di cattivo augurio |
Questa credenza discende dall'usanza che il feretro veniva sistemato con i piedi verso la porta di entrata della stanza. |
Piantare alberi di noce o di nespolo |
Colui che pianta alberi di noce e nespolo non ne coglierà mai i frutti perché morirà prima |
Probabilmente ciò è legato al fatto che questi alberi fanno frutti dopo molti anni. |
Pignatiallu |
Il giorno di Sant’Antonio o dell’Ascensione ci si recava dalla fattucchiera per avere delle risposte o per sapere in anticipo degli eventi che diversamente non si potevano conoscere. Le richieste potevano essere esposte direttamente o si potevano tenere per sé. Le domande più frequenti riguardavano: il lavoro, la riuscita del matrimonio, la fedeltà della persona amata, il sesso di un bambino che stava per nascere …. La fattucchiera e l’interessato si inginocchiavano attorno ad una scodella di terracotta, “pignatiallu”, riempita a metà con acqua che veniva sorretta da entrambi con i pollici. L’interessato pensava o diceva qualcosa guardando l’acqua che si muoveva girando nell’interno della ciotola, dopo di ciò l’indovina pronunciava delle parole di rito e successivamente il “pignatiallu” dava la sentenza. |
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Pizze di Pasqua e Grispelle di Natale |
La non buona riuscita delle pizze di Pasqua e delle grispelle di Natale era un presagio di sventura |
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Purri (verruche) |
In passato per curare i “purri” (le verruche) si ricorreva al “carmatore” specializzato in “carmi per purri”. Questi recitava la formula di rito e poi, con un chiodo, faceva su una patata tanti buchi quanti erano i “purri”. La patata era, successivamente, consegnata all’interessato che doveva buttarla in un posto buio dove non doveva mai recarvisi, in quanto se fosse passato da questo posto i “purri” si sarebbero formati nuovamente. |
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Quadrifoglio |
Il quadrifoglio è ritenuto un portafortuna e il trovarlo è un segno di buon auspicio. |
Questa credenza è molto probabilmente dovuta al fatto che il trovare un quadrifoglio, rara anomalia del trifoglio bianco, sia un evento piuttosto inconsueto. |
Quando due persone dicono simultaneamente la stessa parola |
Se due persone dicono simultaneamente la stessa parola, devono toccarsi successivamente il naso, un orecchio e nuovamente il naso, altrimenti non si sposano più. |
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Quando uno muore |
Quando uno muore è usanza mettere nella tasca del defunto delle monete, si ritiene che queste servono per pagare San Pietro per poter entrare in Paradiso, e una fetta di pane all’interno della feretro, che simboleggia il nutrimento. |
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Regalare fazzoletti, cose appuntite e coltelli |
È di cattivo augurio. Si ritiene che dando in cambio una piccola moneta l’effetto malaugurante scompaia: pagare un regalo infatti lo trasformerebbe in un normale ed innocuo acquisto. Per spille e simili si usa pungere leggermente il destinatario per anticipare un eventuale incidente. |
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Regalare fiori |
Quando si regalano dei fiori è bene che siano di numero dispari perché, solitamente, in numero pari si portano ad un defunto. Si possono donare in numero pari solo se sono 12, cioè una dozzina. |
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Regalare pettini |
E' presagio di sventura Si pensava che presto il ricevente non avrebbe più avuto bisogno del pettine in quanto un evento malefico gli avrebbe causato tanta sofferenza da indurlo a strapparsi i capelli. Per sciogliere il sortilegio bastava dare in cambio una moneta. |
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Regalare specchi |
Regalarne uno significava portare inimicizia. Per sciogliere questo incantesimo bastava dare in cambio una moneta |
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Riulu (orzaiolo) |
Secondo una vecchia credenza una donna incinta ha il potere di provocare un orzaiolo “mandare nu riulu” ad una persona vicina che mangia senza offrirle un cibo che lei desidera. |
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Rovesciare il sale in tavola |
è segno di malaugurio |
Nei secoli passati, data l’arretratezza dei mezzi di trasporto e delle tecniche di estrazione, possedere del sale era segno di ricchezza; pertanto, rovesciarlo durante il pranzo significava sperperare parte dei propri averi. |
Sale |
Portare dietro un po’ di sale allontana il malocchio. |
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Scavalcare un bambino |
Si riteneva che
questo evento bloccasse la crescita di un bambino. |
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Scopare i piedi |
Secondo una vecchia superstizione se per sbaglio si passa la scopa sui piedi di un giovane, questi non si sposa più. |
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Se fischia un orecchio |
Un’antica credenza vuole che se qualcuno parla di una persona assente, questa si sentirebbe fischiare le orecchie. Si può addirittura stabilire se se ne parla bene o male a seconda che l’orecchio interessato sia il sinistro o il destro. |
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Siripea (Infezione del muscolo che si manifesta con gonfiore rossore e pelle lucida)
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Per guarire da questa infezione si andava dal “carmatore” che,pronunciando una formula di rito segreta, faceva tre croci sulla parte malata utilizzando una fede nuziale e.
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Sostare sotto un albero di noci |
C’era il rischio di cogliere qualche influsso malefico in quanto si credeva che le streghe erano solite riunirsi ai piedi degli alberi di noce |
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Suono a morto delle Campane di Rizzuti nel giorno di Capodanno |
Quando il giorno di Capodanno, a Rizzuti, le campane della Chiesa suonavano a morto voleva dire che, nel corso dell’anno, nel paese e nelle frazioni (Melilla, Coraci, Carrano, Arcuri e Gigliotti) che facevano parte della Parrocchia sarebbero morte 7 o 9 persone (se ne raccoglieva 7 o si arrivava a 9) . |
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Tocco di campane il 1° Novembre.
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In passato, a Rizzuti, la sera del 1° Novembre vi era un’usanza per la quale tutti coloro che desideravano ricordare i propri morti si recavano in Chiesa e suonavano un tocco di campana per ogni defunto. |
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U Monachiallu |
In passato per dare una spiegazione all’inspiegabile morte in culla di alcuni neonati si riteneva che di notte girasse un folletto malefico, “u monachiallu”, che andava a soffocare i piccoli. |
In realtà i neonati nelle fasi di sonno profondo hanno delle apnee non regolari durante le quali restano per lunghi momenti senza respirare e pertanto possono morire. |
Venerdì |
è considerato un giorno poco fortunato |
Questo giorno è ritenuto poco favorevole probabilmente perché Gesù morì di venerdì (venerdì Santo) |
Versare l’olio per terra |
È di cattivo augurio |
Un tempo, i pavimenti erano fatti di legno, cotto o marmo non trattati e pertanto erano estremamente porosi e assorbenti: dove cadeva l’olio, si formava una macchia perenne e scivolosa ….. |
Voglie |
Quando una donna incinta desidera qualche cibo e non riesce ad assecondare questo suo desiderio, se poggia una mano in una parte qualsiasi del suo corpo nello stesso punto del corpo del nascituro si formerà una macchia sulla pelle che per forma e colore ricorderà il cibo desiderato. |