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Il Fidanzamento

In passato, quando ci si fidanzava, il ragazzo doveva andare insieme ai propri genitori a casa della ragazza, dichiararsi e portare in regalo l’anello di fidanzamento.

Se il fidanzamento capitava durante il periodo pasquale,  il ragazzo doveva  regalare alla ragazza  una pizza impastata con 7 uova (sette si assetta) e una pizza per ogni membro della famiglia (per queste non c’era un numero di uova fisso). La ragazza  a sua volta, successivamente, doveva andare a casa del ragazzo e portargli una pizza realizzata con 9 uova (nove se rinnova) ed una pizza per ogni membro della famiglia.

 

Il Matrimonio

 

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IL Matrimonio

Il trasporto del corredo

Qualche giorno prima dello sposalizio il corredo veniva trasportato nella casa degli sposi, questo era un giorno di festa (molto spesso ci si sposava di sabato o domenica, quindi il trasporto della dote avveniva di giovedì). La cerimonia iniziava a casa dei genitori della sposa, si metteva in esposizione il corredo e la mamma dello sposo segnava su carta tutto ciò che faceva parte della dote.

Il trasporto del corredo

Quindi iniziava il rito del trasporto del corredo: ad aprire il corteo era chi portava i 4 cuscini (fatti di lana), questi erano disposti in un enorme “cannistru” (cesto)  che veniva portato sulla testa,  seguivano i materassi (fatti di lana), le lenzuola, le coperte e cosi via, in ultimo era la biancheria della sposa.

All’uscita di casa si sparava in aria qualche colpo di fucile e si lanciavano sulla dote le "miandule" (confetti).

Arrivati a casa degli sposi le loro madri dovevano preparare il letto che poteva essere visto dai due festeggiati solo dopo il matrimonio. Sul letto preparato si gettavano  soldi e confetti e con alcuni di quest’ultimi si tracciavano le iniziali degli sposi.

I festeggiamenti proseguivano fino a tarda sera ballando,  bevendo e  mangiando (non mancava mai il pane fatto in casa con la “supressata” e il “capeccuallu” ).

 

 

 

 

Il giorno della cerimonia

Al mattino gli invitati si recavano a casa degli sposi. Qui venivano imbadite due tavole, su una si disponevano i liquori (fatti in casa, con essenze aromatiche e alcool) e sull’altra i dolci.

Nei matrimoni non dovevano mai mancare le "miandule bianche" (confetti) e i “mustazzuali”, a questi, nel tempo, si sono aggiunti le cioccolate.

Era usanza che qualche giorno prima del matrimonio venisse portato il “cannistru” da alcuni parenti dello sposo ed in particolare da chi ne aveva il “dovere” cioè da chi l’aveva ricevuto al proprio matrimonio. Il "cannistru" conteneva 7 “mustazzuali” a forma di ciambella, liquore e una confezione di confetti; il “mustazzualu” centrale veniva restituito dopo le nozze insieme al cesto .

L’abito della sposa, a simbolo della purezza, doveva essere rigorosamente bianco, ma se la ragazza era scappata di casa prima del matrimonio allora doveva indossare un vestito di colore rosa, avorio o pesca e doveva raggiungere la Chiesa uscendo dall’abitazione dello sposo.

All’uscita di casa sia allo sposo che alla sposa si lanciavano per augurio dei confetti. Lo sposo, insieme alla madre, doveva arrivare per primo in Chiesa e solo allora la sposa, accompagnata dal padre, usciva dalla propria dimora per raggiungerlo. Giunta sul sagrato, la ragazza lasciava il padre e, preso lo sposo sotto il braccio sinistro, entrava insieme a lui in Chiesa. Terminata la funzione la sposa, sempre dopo aver preso lo sposo sottobraccio, ma questa volta a destra, si dirigeva con lui verso l’uscita della Chiesa. Giunti sulla soglia parenti ed amici, per augurare felicità e prosperità, lanciavano addosso ai festeggiati confetti e soldi in monete a questi, nel tempo, si è aggiunto il riso.

Alla fine della cerimonia religiosa si continuava a far festa  nella nuova dimora degli sposi dove si mangiava, si beveva e soprattutto si ballava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

segnalato da Maria Rizzuto

pubblicato il 20 Gennaio 2008  

   

 

 

 

 

 

 
 

Rizzuti (anni '50-'60) - Matrimoni d'epoca

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Foto segnalate da Maria Rizzuto e Anna Maria Talarico  

 

Rizzuti  - Matrimoni d'oggi

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