A PUTIGA DO VINU

segnalato da Maria Rizzuto

 

 

A fine giornata gli uomini andavano alla “putiga do vinu” (bar), inizialmente  di proprietà “do presidente” (Antonio Mirabelli) e successivamente passata a Reda Esterina.

Alla “putiga do vinu” si poteva gustare vino birra e gassosa poi, con il tempo, sono arrivati i gelati e tutte quelle bevande comunemente usate oggi.

La “putiga” che era vicino alla Chiesa, in un magazzino della casa degli Aristodemo, era frequentata non solo dagli abitanti di Rizzuti, ma anche da quelli dei paesi vicini.

 

 

Rizzutari nella "putiga do vinu"

 

Alla “putiga do vinu” mentre si gustava qualcosa si parlava con gli amici e si giocava a carte. I Rizzutari giocavano prevalentemente con le carte napoletane  ed erano esperti giocatori  di scopa, briscola e tressette. Chi perdeva doveva pagare da bere ai vincitori.

Presi dal gioco, gli uomini facevano spesso tardi  e molte volte erano i figli o nipoti che venivano a sollecitarli di rientrare a casa riferendo loro che la cena era pronta.

 

 

Mondo rizzutaro

Serate danzanti

 

 

 

 

 

 

 

danza

SERATE DANZANTI

segnalato da Maria Rizzuto

 

 

Momento di svago e letizia erano le serate danzanti.

Rizzuti era tra i paesi della zona che più amava il ballo, tanto è che anche ragazzi di Soveria Mannelli (CZ), Bianchi (CS), Pedivigliano (CS), Scigliano (CS), Carpanzano (CS), Rogliano (CS) e Parenti (CS) non vedevano l’ora che qualche amico di Rizzuti lo invitasse a partecipare a qualcuna di queste feste, anche perché questo era un modo per conoscere ragazze e trovare una futura moglie.

Le feste si svolgevano nelle case, il numero di partecipanti era commisurato alla grandezza della stanza destinata a pista da ballo.

 Le danze cominciavano nel pomeriggio, e continuavano fino a tarda sera. Iniziavano presto anche perché diversi invitati venivano da fuori ed avrebbero avuto qualche difficoltà a rientrare a casa in un orario adeguato.

Le donne, per poter partecipare, dovevano avere il permesso del padre, e mantenere sempre un atteggiamento rigoroso e le giuste distanze, perché erano sempre osservate e sotto controllo.

Le feste più sontuose e con più invitati rimanevano comunque quelle dei matrimoni e delle ricorrenze importanti.

 

     

Radio con giradischi degli anni '50 '60 e giradischi-stereo degli anni '80

 

Molto spesso c’era chi suonava la fisarmonica, altre volte c’era un giradischi .

I generi più ballati erano:

il valzer, la mazurca, la tarantella, la quadriglia

Il tango era proibito, perché ritenuto troppo sensuale e pertanto i genitori non volevano che le proprie figlie si cimentassero in questo ballo.

Qui di seguito sono riportati alcuni dei dischi che venivano ascoltati e ballati durante queste feste:

 

U pecuraru (O. Minervini - M. De Marco)

Mara Tiresa (O. Minervini - M. De Marco)

Polvere (Micheletti-Galletti) Tango canzone

Spergiura (Avitabile -Grotta)

La luna nel Rio (Marshall-Testoni-Panzeri)Valzer brillante

La luna (Panzeri -Cavaliere) Valzer moderato.

Unnamuratu (Basile-Mazzuca) Ritmo moderato

Cumpari Galluzzu (Basile – Mazzuca) Fox, Mambo

U campaniellu (Basile – Mazzuca) Fox

Tenia ‘na casicella (Basile – Mazurca)

Mister wu (Wolmer Feltrami) jazz

Saida (Wolmer Feltrami) jazz

La donna riccia (Domenico Modugno)

Cumanà (B. Allen)

Sirinata a Mariuzzedda (Ciccio Errigo)

La Maronna ra montagna (Ciccio Errigo)

‘E spingole frangese (De Leva – Di Giacomo)

Giovane cu ‘a chitarra (N. Oliviero – S. Canzio)

 

Mondo rizzutaro

'A putiga do vinu